Gwen si allontanò, uscendo dalla corte ma il rumore di un bicchiere che cadeva a terra frantumandosi attirò la sua attenzione.
Sentì poi il passo svelto del padrone che si avvicinava.
L'uomo la raggiunse, afferrando per un polso.
"Sei e resti la mia serva..." disse fissandola "... posso farti frustare fino a sentirti gridare che mi ami, che mi obbedisci e che sei mia, chiaro?" Strattonandola non con violenza, ma con ardore virile.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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