Ferico tornò a guardare il Cavaliere Esiliato.
“Bene, valente cavaliere...” disse con tono palesemente insofferente “... vi è concessa la possibilità di giostrare e mostrare la vostra abilità... sceglietevi dunque un avversario tra i campioni in gara...”
Il misterioso cavaliere ringraziò con un cenno del capo e tirò le redini del suo destriero.
A ciò tutti gli spettatori esultarono, frementi di vedere la scelta dell'enigmatico campione.
“Tocca lo scudo di Flacco di Vinx!” Gridava qualcuno.
“Tocca lo scudo di Farinate l'Olsco, è il meno saldo in sella!” Urlava qualcun altro.
“No, tocca lo scudo dell'Oca, è il più superbo!” Un altro ancora.
E cavalcando tra queste grida e questi incitamenti, il Cavaliere Esiliato tornò all'inizio della lizza, per poi ripartire e con la lancia, tra lo sbalordimento di tutti, cominciò a colpire tutti gli scudi appesi appartenenti ai cavalieri di Monsperon e dunque fidati uomini del Maresciallo.
E per ultimo colpì anche lo scudo dello stesso Fagas.
Il pubblico allora esplose in un boato.
“Cane e ribaldo!” Con rabbia Ferico. “Sfida tutti insieme i nostri campioni! E' inaccettabile la sua sfrontatezza!”
“Morirà presto...” mormorò Jean, seduto accanto a Dacey.