Mentre spazzolavo i capelli presa da un vortice di sensazioni, udii Alvaro al piano di sotto .. canticchiava e si stava preparando.
La luce del sole entrava da est nella camera, ormai era l' Alba ma ne fui lieta, almeno non mi sarei tormentata.
Preparai della acqua calda e mi immersi in una tinozza con delle rose e rimasi li, il calore dell' acqua sciolse la tensione di quella nottata.
Sistemai i capelli e li ondulai e poi afferrai il vestito..forse Madama Sibille avrà avuto una figlia pensai..quelle sono tutte vesti di una ragazza.
Lo indossai impacciatamente, non avevo mai messo un vestito cosi bello ed elegante. Ma fui agile a stringere i lacci neri del corpetto, presi la coroncina dal tavolo e la misi sui capelli.
Legai alla cinta il velo verde puntato di gigli in oro che si intonava col colore smeraldo della ampia gonna.
Già la scollatura...risi tra me e me...ma presi un piccolo stiletto e lo misi dentro al corpetto, proprio tra il seno..non mi fidavo degli uomini del Maresciallo anche se sapevo vi era Solo e i suoi amici.
Fu rovistando nella mia vecchia scatola di latta che trovai quel velo impalpabile tra l' arancio e il lilla..lo tenevo il giorno di quel torneo..immaginando di poterglielo solo donare. Lo piegai e lo misi in una tasca laterale della gonna..mi avrebbe portato fortuna, tutto al più avrei potuto strozzare un soldato, e pensai a questo con freddo sadismo.
Scesi le scale baldanzosa, era pure una giornata di festa.."Sono pronta futuro Campione".