Gwen tornò a letto, inquieta per aver visto quell'enigmatica scena.
La notte era ancora lunga e alla fine, vinta dalla stanchezza, si addormentò.
Il bosco era silenzioso, buio ed animato.
Voci, suoni, versi pulsavano intorno a lei che a piedi nudi e con indosso un abito leggero lo percorreva leggera, quasi etera.
Ad un tratto udì un ringhio.
Si spaventò e cominciò a correre.
Correva e nell'attraversare la folta vegetazione i rovi e la sterpaglia graffiavano le sue caviglie ed i suoi piedi nudi.
Correva e ad un tratto vide una figura.
Si voltò e mostrò il suo volto.
Era il padrone.
Gwen allora cercò di avvicinarsi ma finì col piede in una tagliola.
E si svegliò di colpo.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|