“Questo perchè” disse il padrone a Gwen “nessuno di coloro che frequentavi sapeva riconoscere la bellezza.” Dandole la pietra col disegno. “Tienila, è tua.” Offrendogliela.
Guardò allora il cielo.
Mancava pochissimo al crepuscolo.
“Andiamo, la giornata di lavoro è terminata...” alzandosi.
Uscirono dal verziere e lui congedò la ragazza.
“Va pure...” mormorò “... Josephine avrà preparato una buona cena. Dille di portarmi il cibo nella mia camera. Buonanotte, Gwen...” e andò via.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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