Capitolo IV: Cavalieri ed esuli.
“Calate le visiere, le lance in resta, all'elmo puntate, o al cimiero, scompaiono dal cancello, accelerano la corsa e spronando riducono lo spazio tra loro.”
(John Dryden, Palemone e Arcita)
Betta chiamò un servitore e questo prese il bagaglio di Dacey, caricandolo poi sulla carrozza diretta a Fertaldos.
La principessa invece fu condotta da Betta in una sala, dove trovarono Ferico, Fagas e Jean.
“Ecco la nostra berbera.” Disse il barone vedendo Dacey. “Sempre bellissima come un fiore del deserto.” Sorridendo nonostante le banalità che professava.
“Tutto è pronto.” Mormorò Jean.
“Ascoltatemi bene...” il Maresciallo alla principessa “... giungerete a Fertaldos con una carrozza, insieme a tre dei miei fedelissimi. Due travestiti da cocchieri, mentre un terzo da valletto seduto con voi all'interno. Ci sarà anche Betta, in quanto vostra dama di compagnia. Così non vi sentirete sola.” Fissando Dacey.