I due amanti si stesero su quel semplice giaciglio, che subito cominciò a scricchiolare sotto il peso ed il vigore dei loro corpi che si amavano.
Lui era dentro di lei, turgido e palpitante, muovendosi con vigore e passione sul suo corpo, causandole vibrazioni incontrollabili, facendo fremere ogni parte della dama come le onde del mare che si increspano.
Fremevano e godevano con un'intensità sconosciuta forse a tutto ciò che avevano provato fino ad all'ora.
Le loro bocche ed i loro sensi erano pura fiamma che bruciava senza consumarsi mai.
Gaynor sentiva fondersi dentro, sotto i vigorosi colpi di Adespos, giacendo inconsapevole delle urla e dei gemiti che non poteva più trattenere.
E quella danza, quell'estasi durò a lungo.
Più e più volte si perse nell'improvviso piacere che raggiungeva vette assolute.
Adespos l'amava con tutto se stesso e lei si sentiva sua.
Solo sua.
Le loro mani erano aggrovigliate, i loro corpi sudati.
Tutto era come sparito, terminato.
Il bosco ed i suoi suoni, quel villaggio fortificato e tutti coloro che lo abitavano.
Solo le strida di lei che godeva e l'ansimare di lui che la possedeva.
E continuarono così, fino a consumarsi nel piacere più alto e profondo.