Gaynor e Adespos continuarono quel gioco.
Fatto di sguardi che si sostenevano a vicenda, quasi a voler rompere ogni tabù, ogni pudore e freno.
Ma anche di carezze molto più che audaci.
E quel gioco durò, mentre erano l'uno di fronte all'altra.
Durò a lungo, fino a quando la dama Flegeese non riuscì più a stare in piedi, vinta dall'appassionato ed instancabile tocco delle mani del brigante su di lei.
E così si abbandonò quasi a piegarsi sulle ginocchia.
Adespos allora la sostenne, per poi prenderla in braccio.
La baciò con trasporto e desiderio, mentre si avvicinava ad un rudimentale giaciglio fatto di paglia, foglie e teli.
La posò su quel primitivo letto e poi si stese su di lei.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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