Tornammo così in città, passeggiare non era poi così male.
"Vuoi la versione ufficiale o la verità?" Guardandola con la coda dell'occhio.
Non c'era bisogno che rispondesse.
"La versione ufficiale è che c'è una taglia sulla sua testa.." Sospirai "La verità e che ho un conto in sospeso con lui, anche se lui non se lo sogna nemmeno... E ho giusto due o tre idee in testa che potrebbero fare al caso mio.." Con un sorrisetto perfido "Dopotitto c'è da considerare che lui ci ha visto a casa del barone.. Quindi metti che lo riconosco ma faccio finta di niente... Dopotutto lui penserà che l'ho visto una volta sola di sfuggita, mai più si ricorderà di me da ragazza... Quindi non posso neanche recitare più di tanto... Però.." Pensierosa "Non so, ma ho idea che le cose potrebbero farsi interessanti... Dopotutto la taglia non specificava che il barone lo volesse vivo, no?" Sospirai "Tolto di mezzo lui, forse riuscirò a trovare pace... La sua sola presenza in questa città mi distrae, mi sconcentra dai nostri veri obbiettivi, e non lo sopporto..." Scocciata io "Mi sono salvata da quel vortice una volta, non ho intenzione di farlo di nuovo... Ma fortunatamente non sono più quella ragazzina sciocca e sognatrice.." Scuotendo la testa.
Già, se Lila fosse stata lì ora forse sarebbe stata divisa tra il voler combattere e il sogno proibito di essere la sua madrina.
Anche se il sogno vero era fare entrambe le cose.
Quante volte aveva sognato il momento in cui lui sarebbe venuto da lei, chiedendole un pegno da portare in torneo, mentre lei gli ribatteva che glielo avrebbe concesso solo se lui gliene avesse dato uno a sua volta, da portare in lizza quando fosse stato il suo turno.
Allora sarebbe stato uno scambio, ed entrambi avrebbero combattuto per l'altro.
Sogni, sciocchi oltre che inutili... Ci sarà un motivo se non comandi più tu, Lila..
La voce imperiosa di Clio aveva ragione.
Una scena così non sarebbe mai stata scritta, pensai amaramente.
Con nessuno, tanto meno con lui.
Chi mai avrebbe voluto una come me?
Anche se era buffo pensare che avevo ancora con me quel pegno, quello che nei sogni Lila consegnava a lui, un pegno diverso da quello di qualsiasi altra dama, naturalmente.
Beh, dopotutto è giusto così, lo custodisce l'unica persona che difenderebbe i tuoi colori in torneo.. Tu, Clio..
Più che buffo era doloroso.
Non pensarci era la cosa migliore.
Sì,decisamente.
"Allora.." Per cambiare discorso "Come proponi di procedere nella ricerca?".
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