Discussione: Enigmi a Camelot
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Vecchio 09-02-2016, 18.10.44   #2371
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
La festicciola in costume procedeva stancamente ora che il momento più atteso era ormai passato.
Infatti la pesca dei giocattoli organizzata dalle suore si era svolta come ogni anno, distribuendo giochi e gadget vari ad ogni bambino ed ogni bambina della classe.
Un mare di coriandoli, fili colorati, acqua e schiuma era stato regolarmente disperso in ogni dove e i più attendevano l'ora per ritornare a casa.
Io me ne stavo seduto a cavalcioni su una lunga panca, mentre sfilavano davanti a me Arlecchino, qualche astronauta, un robot non meglio identificato, il conte Dracula, Batman e L'Uomo Ragno.
C'erano naturalmente e per fortuna anche Colombina, Biancaneve, Cenerentola e qualche eroina dei cartoni animati.
Io tenevo in mano la mia armonica, scimmiottando Terence di Candy Candy con la speranza che nessuno si accorgesse di come fossi totalmente incapace di suonarla.
E forse lei se ne accorse.
“Oh...” disse “... aspetti Candy?” Sorridendo.
Io alzai gli occhi da sotto il mio ampio cappello da Cowboy.
“Ti sembro vestito da Terence?” Sbottai io.
“No, ma non mi sembri neanche in grado di suonarla.” Ridendo lei.
“Mica la suono a comando...” mormorai io, tornando ad abbassare il cappello.
“Bella scusa...”
“Perchè?” Fissandola di nuovo io.
“Se avessi saputo suonare l'armonica” di getto lei “di certo l'avresti fatto ora, davanti a me.”
“Perchè?” Chiesi io.
“Per dimostrarmi che sai suonarla, no?”
“Che sciocchezza...” portando l'armonica alla bocca io “... non ho certo bisogno di dimostrarti niente io... e poi l'armonica un cowboy la suona solo come serenata alla sua bella...”
“Ah, ecco...” divertita lei “... e chi è la fortunata?”
“La più carina della classe.” Io.
“Ne sono lieta.”
Ed il fatto che non fosse gelosa mi seccò parecchio.
“E chi cowboy saresti?” Domandò poi.
“Io?”
“Si.” Annuì lei. “Uno sceriffo, un cacciatore di taglie, un bandito, un mandriano... qualcuno sarai, no?”
“Magari sono un pistolero senza fissa dimora...” sbottai io “... di quelli che galoppano al tramonto e vanno via... e chissà, forse con una storia alle spalle... tipo un passato da fuorilegge... o un passato ed infelice Amore...”
“Romantico...” guardandomi lei “... allora conservala per il tuo Amore la serenata...”
“Già...” annuì io.
“Cosa hai pescato come premio prima?” Chiese lei.
“Una Jeep dei soldati ed una macchina della polizia...” risposi.
“Io una bambola...” sbuffò lei “... ma volevo...”
“Cosa?”
“Degli album con le principesse Disney... ma le ha vinte Piero... pazienza...” fissandomi.
“Capisco...”
“Ora vado... salutami la tua bella...” facendomi l'occhiolino.
Io restai a fissarla mentre andava via.
Un attimo dopo cercai con lo sguardo Piero.
Se ne stava con altri bambini che giocavano a sciabolate.
“Piero...” avvicinandomi a lui “... vuoi darmi gli album che hai vinto alla pesca?”
“Perchè dovrei?” Fissandomi lui.
“Ti do in cambio la macchina della polizia che ho vinto io.” Mostrandogliela.
“No, non mi piace...” scuotendo il capo lui “... voglio il tuo cinturone con la pistola!”
Erano parte del mio costume di Carnevale.
Senza cinturone e pistola non valeva più nulla.
Sciolsi il cinturone.
“Ecco...” dandogli il tutto io “... dammi gli album.”
Lui prese il cinturone con la pistola e mi diede i suoi album.
Poi andò via con i suoi compagni, ridendo e burlandosi di me.
“Preferisce cose da femmine al cinturone con la pistola!” Ridendo loro.
Allora cercai lei.
La cercai per tutta la classe, poi per i corridoio ed infine nelle altre classi.
Ma non c'era più.
Forse era andata via.
Dopotutto era ormai ora di andare.
Non so perchè ma mi affacciai dal balcone e la vidi.
Era nel cortile con sua madre.
Stavano andando via.
Corsi allora veloce per le scale.
Incrociai persino un paio di suore che mi dicevano di non correre, ma non ci badai.
Infine raggiunsi lei e sua madre.
“Adelaide!” Gridai col fiatone.
Lei si voltò di scatto.
“I tuoi album...” porgendoli a lei.
“Perchè?” Stupita lei.
“Perchè sei...” piano io “... sei la più carina della classe...”
Lei si illuminò in un sorriso e prese gli album.
“Ed il tuo cinturone? La tua pistola?” Incuriosita.
“Nei film” sorridendo io “non sai che l'eroe risolve tutto con la sua pistola e poi torna dalla bella di turno?” Facendole l'occhiolino.
Lei allora mi diede un bacio sulla guancia, sotto lo sguardo divertito di sua madre.
“A domani...” sussurrò, per poi andare via con sua madre e lasciandomi perso a guardare verso di lei.
E prima di uscire dal portone lei si voltò di nuovo e mi lanciò un altro bacio con la mano.
Ora potevo galoppare verso il tramonto come i grandi eroi dei film.
Ah, dimenticavo...
Prima di cominciare la pesca dei giocattoli, la suora recitò un arcano alla classe:

“Può volare.
Può essere tricolore.
E' molto diffuso in Oriente.
Si vede perlopiù al mattino.
Si vede talvolta nei conventi.”

Naturalmente fra tutti i bambini il nostro cowboy fu il più lesto a risolverlo.

E voi dame e cavalieri di Camelot sapete risolvere questo enigma?
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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