“Non solo per gli affari...” disse Elas a Clio “... ho fatto alcune ricerche sul nostro Maresciallo e ho scoperto che appartiene ad un ordine cavalleresco messo al bando e scomunicato dal vescovo. Pare infatti che i cavalieri adepti di tale congrega non solo fossero celebri per la ferocia con cui scendevano in battaglia, ma che amassero celebrare riti diciamo oscuri, volti ad evocare sinistre divinità pagane germaniche. E durante tali cerimonie sembra che offrissero il cuore ancora pulsante di un orfanello rapito in qualche monastero Cristiano.”
“Vuoi scherzare, vero?” Stupita Anty.
“Lo hai visto il Maresciallo, no?” A lei Elas. “Non sembra uno stinco di Santo...”
“Si, ma da qui a sacrificare bambini innocenti...” mormorò Estea.
“Va a dirlo alla Santa Inquisizione che ha sciolto e scomunicato l'ordine di quei cavalieri...” Elas.
“Ed un tipo simile può ora ricoprire la carica di Maresciallo qui a Monsperon?” Domandò Kostor.
“Il barone non è che trovi tanto simpatici gli uomini di Chiesa...” fece Elas “... fate dunque due più due... ah, dimenticavo di dirvi che il nostro messer Fagas era Gran Maestro del suo ordine, pertanto immagino fosse il migliore fra tutti quei cavalieri...” fissando poi Clio.