Calò uno strano silenzio nella corte.
Come se fossero spariti tutti.
Non arrivai nemmeno a pensare di aprire la porta, che quella si spalancò davanti a me, mostrando gli occhi neri e profondi del padrone.
"Sapevo che eravate voi, ieri nel bosco, sebbene la vostra servitrice cercasse di convincermi del contrario..." scuotendo leggermente la testa e uscendo dal vestibolo "Sono qui per Emon. Dov'è? Che ne avete fatto di lui?" chiesi, diretta.
Se cercava di intimorirmi, sopratutto col suo sguardo, non ci sarebbe riuscito.