Ci sedemmo insieme al barone.
Poi quelle parole, sulla caccia e il molosso.
Sospirai, non era il caso di nascondermi dato che tutti avevano visto.
"Oh, temo di aver ucciso io il vostro cane, barone... Non sapevo fosse consuetudine di queste terre lasciar azzannare indisturbato..." Pacatamente, versandomi da bere "Vi chiedo perdono, non conosco ancora le vostre usanze, se vedo un cane azzannare un uomo, credo che quel cane sia da abbattere..." Sorrisi.
Avevo parlato con indifferenza, pacatamente, senza astio nè supponenza.
|