Discussione: La Freccia Gigliata
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 27-01-2016, 18.27.13   #773
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,904
Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Tra lo stupore generale, il misterioso e nobile avventuriero avanzò fino alla tavola del barone, sorridendo con fare irriverente ai soldati che ora lo lasciavano passare.
“Salute, milord.” Disse Guisgard con un vistoso e sarcastico inchino a Ferico. “Dovreste insegnare l'educazione agli uomini del vostro Maresciallo...” lanciando un'occhiata a Fagas “... non avevo ancora messo piede nel castello con questo cervo che subito hanno tentato di strapparmelo. Dovreste nutrirli meglio, come si fa con i cani alla propria mensa.” Rise, per poi gettare pesantemente il cervo sul tavolo, davanti al barone. “In omaggio al duca Taddeo de' Taddei, signore vostro e di tutta Sygma. Che Dio lo benedica.”
“Voi siete un insolente molto coraggioso, ser Guisgard...” sorridendo il barone “... e di certo suscitate in noi un certo compiacimento.”
“Oh, vi ringrazio, milord.” Con un saluto ironico Guisgard. “Peccato che non sembra sia la stessa cosa per il vostro Maresciallo.” Divertito. “Cosa c'è, messere? Stanco di impiccare?”
“Sono pronto ad impiccarne un altro!” Gridò Fagas. “Adesso stesso!”
“Su, non adiratevi, messere.” Con un cenno della mano Ferico. “A tavola non è cortese discutere.” Si alzò. “Signori, vi presento ser Guisgard di Altafonte.” A Dacey, a Clio, ai suoi mercenari e a tutti i presenti.
E l'avventuriero dagli occhi azzurri mostrò un inchino alla tavola.
“Dite, cavaliere...” Ferico “... vi è stato servito del cibo?”
“Fin'ora ne ho portato.” Guisgard indicando il cervo.
“Allora sedetevi e mangiate con noi.” Con tono cortese il barone. “Alzatevi e fate posto al nostro ospite, ser Barba.”
“Ma, milord!” Indignato Barba.
“Su, obbedite!” Insistendo Ferico.
“Avanti, scansatevi.” Saltando Guisgard con agilità la tavola ed intimando al cavaliere di alzarsi.
E Barba cedette il posto al nuovo arrivato.
“Tanta impertinenza” fece Ferico “sarà di certo sostenuta da un potente appetito, immagino.”
“Dite bene.” Annuendo Guisgard, per poi prendere con un coltello un pezzo di pollo che gli veniva servito. “Devo dire che l'aria del bosco mi ha messo appetito.” Mangiando. “Nonostante la compagnia.” Ridendo piano.
“Forse il nostro nuovo arrivato ignora” bevendo Ferico “che tutta la terra di Monsperon è nostra. Sia i feudi nobiliari, che quelli vescovili. Compresi dunque i vostri, cavaliere.” Fissando Guisgard.
Intanto Fagas parlava sottovoce ad alcuni dei suoi soldati.
E a quelle parole del barone, Guisgard sputò a terra il cibo.
“Non vi piace un onesto cibo?” Chiese Ferico.
“Non quello di un traditore.” Rispose Guisgard. “E sono traditori tutti coloro che vi appoggiano.” Guardando il barone e i presenti.
Poi notò con la coda dell'occhio che i soldati stavano chiudendo le porte per impedire a chiunque di uscire.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Guisgard non è connesso