Tutti si voltarono a vedere.
Ferico, il Maresciallo Fagas, Jean, Dacey, Clio ed i suoi mercenari e tutti i presenti.
Le porte della sala si spalancarono e sulla soglia apparve una figura.
Il volto era nobile e bello, gli occhi di un azzurro luminoso e i capelli bruni e mossi.
Indossava una giubba verde e sulle spalle portava un cervo senza più vita.
Due guardie gli si avvicinarono per bloccarlo, ma il giovane uomo li scaraventò via ruotando le corna e le zampe dell'animale che portava di peso.
Con la mano libera teneva un lungo arco ed avanzava verso la ricca e nobile tavola con passo irriverente e scanzonato.
I due soldati che sorvegliavano il banchetto subito incrociarono le alabarde davanti al nuovo arrivato, per bloccargli il passo.
“Chi è...” disse Ferico “... chi è questo intruso che osa presentarsi al nostro cospetto come l'ultimo dei briganti?”
“Milord...” uno dei valletti al barone “... è... è sir Guisgard di Capomazda, signore di Altafonte...”
“Ah...” stupito Ferico, per poi voltarsi verso il Maresciallo e Jean “... ebbene, che venga pure avanti...” tornando a fissare il guascone.
E subito le guardie lasciarono che si avvicinasse alla tavola.