Sorrisi appena a quella conversazione suscitata dalla richiesta della ragazza orientale sulla caccia.
Quella faccenda mi incuriosiva, anche se non erano affari miei, ma era sempre divertente vedere come certi uomini fossero ciechi e non comprendessero le sfumature nelle parole o nello sguardo di una donna.
E qualunque cosa avesse in mente quella ragazza, le augurai potesse andare in porto.
Poi il maresciallo avvisò il barone che mancava un cervo.
Doveva aver ridotto il popolo alla fame se si arrischiavano a cacciare un cervo nel demanio baronale, poi pensai ai briganti e la cosa non mi sembrò così strana.
Poteva essere anche un gesto di sfida, di goliardia.
Sì, aveva senso dopotutto.
Ma poi qualcosa attirò l'attenzione di tutti.
Qualcuno entrò non annunciato, suscitando l'ira del barone e lo stupore dell'intera sala.
Come gli altri, mi voltai a vedere chi fosse, con viva curiosità.
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