Ferico dimostrò in pochi istanti quanto maldestro, ottuso e poco sensibile fosse.
I presenti, pur comprendendo la grettezza del loro signore, evitarono, naturalmente, di palesare la cosa.
"Che dame modeste abbiamo a questa tavola." Disse sarcastico il barone per poi bere. "Modeste e virtuose. Non credete, messeri?" Rivolto a Fagas e a Jean.
"La bellezza di queste dame" fece e quest'ultimo "sta negli occhi di chi le guarda, milord. Ossia voi."
"Sempre acuto e saggio il nostro messer Jean." Annuì Ferico. "È voi, Maresciallo?"
Ma Fagas quasi neanche prestò attenzione alle parole del barone, preso com'era a seguire l'immediatezza del suo istinto e ciò lo portava a fissare con insistenza la bella Clio seduta non troppo lontana da lui.
"È mentre il nostro Maresciallo" Ferico accorgendosi dell'interesse di Fagas per la mercenaria "tenta con le sue occhiate di far arrossire le belle e pallide gote della fascinosa mercenaria, diteci, milady, qualcosa circa le abitudini riguardo la caccia nelle vostre selvagge e peccaminose terre." Chiese a Dacey.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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