Discussione: La Freccia Gigliata
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Vecchio 20-01-2016, 01.08.30   #432
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
Dai, vattene su..
Le mie parole sembravano aver avuto effetto, almeno in principio.
Ed era anche fortunato a potermi insultare senza che pretendessi la sua vita in cambio.
Ma speravo che se ne sarebbe andato.
Invece era davvero un piantagrane.
Addirittura volle sfidare Kostor.
Ci mancava solo di accoppare un cavaliere in mezzo al nulla.
Non potevo fare molto.
Il mio primo istinto fu affrontarlo io stessa, così avrebbe avuto le idee ancora più confuse.
Ma non sapevo se era un bene o un male.
E se qualcuno ci stava osservando?
Sbuffai nuovamente.
E noi che avevamo una missione da portare a termine.
"Il barone si seccherà non poco se faremo tardi per la cena.." dissi, rivolta a Kostor, come a ricordargli che eravamo alle sue dipendenze, e non potevamo permetterci intoppi.
Dovevano sbrigarsela da soli e liberarsi di quel tipo.
O forse, pensandoci bene, potevo farlo io.
"Suvvia, non siete un po' troppo irascibile?" dissi, con voce suadente, avvicinandomi a lui, mentre era girato verso Kostor.
Arrivai alle sue spalle, certo non mi avrebbe ritenuto pericolosa se non per la sua virtù, così riuscii a mettergli per il momento le mani attorno al collo, mentre dovevo stare attenta a non stargli troppo vicino col corpo rischiando di tradirmi dato che ero armata.
Un tocco leggero il mio, un tocco che doveva essere seducente non pericoloso.
Non che io sapessi cosa volesse dire, ma mi ero già trovata in situazioni simili.
Durò solo un rapidissimo istante.
In un lampo, una mano consolidò la presa aiutandosi col braccio, impedendogli di respirare, l'altra invece scaricò un potentissimo martello sulla sua tempia.
Quel colpo risaliva ai minoici, ci aveva insegnato Axel, nato sul campo di battaglia per quei guerrieri che perdevano l'arma.
Micidiale su un elmo.
Condii il tutto facendogli fare un bel ruzzolone per terra, picchiando ben bene la testa.
Si sarebbe svegliato dopo un bel po', con un gran mal di testa e, nel peggiore dei casi, una voglia di vendicarsi contro un'inesistente prostituta, nel migliore invece, non avrebbe ricordato nulla.
Mi scostai da lui con naturalezza, dopo essermi assicurata che fosse effettivamente svenuto.
C'era ancora qualcosa che dovevo fare, per non mandare a monte il piano.
"Che c'è?" dissi ai soldati, come se fossero stupiti dalla mia reazione "Ve l'ho detto, no? Nessuno mi fa niente che io non voglia... questo non è sempre facile..." poi mi avvicinai a Kostor "Mi devi un favore, dolcezza..." con fare malizioso.
"E ora andiamo, su.. il barone attende il suo oro... e non solo.." con un sorrisetto.
Se qualcuno ci stava ascoltando, era il momento buono per attaccare, ma dovevamo andarcene di lì e lasciarci alle spalle il malcapitato.
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