“Mai serva fu più bella, mio signore.” Disse uno dei presenti a Ferico.
“Oh, ma ella non è una serva.” Si premunì di chiarire subito il barone. “Lady Dacey è nobile quanto voi, degni commensali. Almeno secondo le rozze leggi della sua infedele terra. E' infatti una principessa, figlia di un potente Arconte. Suo padre pare che in quanto ad autorità e lignaggio non sia dissimile dagli antichi Satrapi che reggevano la Persia.”
“Allora la sua presenza qui è sicuramente un dono, o forse un pegno, milord.” Un altro dei presenti.
“Ella è ostaggio delle nostre leggi.” Spiegò Ferico. “Ospite di questa corte e di questa terra. Sarà dunque nostra dama e nostra delizia.”
“Siete un uomo assai fortunato, milord.” Un altro ancora di quegli uomini.
“Avete udito, milady?” Ferico ad un orecchio di Dacey. “E dicono il vero... avervi accanto è una gioia.”
Poi il barone diede ordine ai valletti di servire la cena.
Poco dopo nella sala entrarono alcuni uomini dai costumi pittoreschi e folcloristici.
“Ecco gli attori girovaghi, milord.” Disse Jean a Ferico.
“Che inizino allora.” Con un cenno il barone.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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