La voce era sempre più vicina, e questo metteva stranamente in agitazione i miei uomini.
Proprio non capivo quel comportamento.
"Cos'è, avete paura?" guardandoli, ma con fare canzonatorio, continuando ad interpretare la mia parte.
Kostor continuava a parlarmi come se potessi rispondere.
Scossi solo la testa a quella domanda.
Mica si poteva andare in giro ad ammazzare la gente a caso.
Magari era un cugino del barone ed eravamo fritti.
"Fossi in voi non abbasserei la guardia e mi comporterei come al solito.. siete abili soldati no?" quasi con spregio "Dunque di che avete paura?".
Tanto, chiunque fosse, lo avremmo incontrato presto.
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