La nana condusse Gwen in una delle torri del maniero.
Era un luogo semibuio, desolato, austero ed avvolto da un cupo silenzio.
Alla fine di una lunga e consumata scalinata di pietra le due giunsero davanti ad una porta di legno.
La nana prese un mazzo di chiavi ed aprì, facendo cigolare gli arrugginiti cardini della soglia.
"Ecco..." disse la nana, mostrando alla giovane una stanza piuttosto scarna "... non sarà una sala reale, ma è comoda e ha un buon letto. Riposare ora." Sorridendole. "Ma vi chiedo di non uscire mai da qui... passerò io a vedere se vi occorre qualcosa. Intesi?"
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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