“La ragazza ha ragione.” Disse l'uomo a cavallo. “Tentar non nuoce. Andate al castello.”
Il cocchiere annuì, anche se un po' perplesso, per poi ripartire.
Il calesse imboccò allora uno sterrato fangoso, mentre la pioggia non accennava a diminuire.
Ed infine l'anziano e Gwen videro una grossa sagoma in lontananza.
Appariva come un'enorme parete di pietra, da cui pian piano si accendevano lievi bagliori.
Sembrava un gigante col capo cinto da una corona.
Ma quando il calesse raggiunse il suo portone, allora i due lo videro per ciò che era.
Un maestoso castello dalle torri merlate.
Intanto cominciava ad albeggiare.