Quell'incantesimo sussurrato all'orecchio di quell'uomo ed egli crollò a terra come stordito.
Gwen allora ne approfittò per fuggire.
Era ormai giunto l'imbrunire e la giovane uscì di nuovo nel bosco, rendendosi conto di essere stata rinchiusa in una torre diroccata.
Si sentì di nuovo libera, ma prima che riuscisse a riprendere il sentiero qualcuno la bloccò con forza.
Erano i due rozzi uomini incontrati da Gwen sotto l'albero con gli scudi penzolanti.
“Ora avrai ciò che meriti, sgualdrinella...” disse uno dei due “... ora ti riporteremo dal nostro padrone...” e la trascinarono a forza nella torre.
Ma ad un tratto si udì un'innaturale ringhio.
Come il verso mostruoso di una belva sconosciuta.
Un urlo da far gelare il sangue.
Allora qualcosa di grosso, peloso, veloce ed indefinito aggredì i due uomini, lacerandoli con artigli e zanne sotto gli occhi di Gwen.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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