Gwen si alzò, fece colazione, si preparò ed uscì, diretta verso il castello baronale.
Risalì la strada principale, fino a deviare dove sorgeva il maniero.
Era un edificio alto e irregolare, che conteneva numerosi cortili e recinti interni, estendendosi su un vasto spazio e che ben testimoniava la ricchezza del suo proprietario e della nobiltà Sygmese in generale.
Il castello naturalmente non era privo di difese, come qualsiasi altra costruzione nobiliare di quel tempo, dato il travagliato periodo storico che si viveva.
Infatti il maniero era tutto circondato da un profondo fossato, alimentato da un vicino corso d'acqua ed una doppia cinta muraria ne difendeva gli argini esterni ed interni.
Sul lato che guardava il pendio del colle si apriva un alto portone che comunicava con una porta interna.
Naturalmente era stata presa come precauzione quella di costruire tale entrata sotto i bastioni del castello, in modo che, in caso di attacco, poteva essere difesa da arcieri e frombolieri.