Guisgard rise piano.
“Ed io che pensavo fossero romantici tutti quei riferimenti poetici.” Disse a Clio. “Allora mi sa che dovrò rivedere le mie tattiche di corteggiamento.” Ironico. “Beh...” guardandola tutta, con quel suo vestito “... magari se mettessi via le armi e non mi costringessi a seguirti con la forza, chissà... potresti non essere male...” accennando un sorriso.
Intanto l'auto si avvicinava alle pareti rocciose indicate da Guisgard.
“Trova un luogo sicuro in cui lasciare l'auto...” mormorò “... poi dovremo continuare a piedi...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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