Guisgard era a disegnare una cartina topografica del posto, quando Altea si avvicinò a lui con la sedia, per poi sussurrargli la sua vera identità.
Il militare si voltò a guardarla, smettendo per un attimo di mangiare.
“Forse simili notizie” disse “dovreste tenerle per voi, madama. Oggi come oggi non è consigliabile ad un nobile sventolare il suo blasone.” Con un filo di ironia. “Fossi in voi salterei sul primo treno diretto a Città di Capomazda. Solo lì sono al sicuro quelli come voi dal sangue blu.” Terminò il suo pasto. “Però mi incuriosisce la storia della potenziale spia alla base legionaria...” bevendo “... siete una mitomane o davvero i vostri sospetti possono essere fondati?” Tra il serio ed il sarcastico, com'era suo solito.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|