Era come cercare un ago in un pagliaio.
Poteva essere ovunque, e io potevo girare per giorni senza trovarlo.
Dovevo cambiare strategia.
Decisamente.
D'un tratto ebbi un'idea: dovevo trovare l'unica persona che conoscesse l'ubicazione di quel velivolo.
Ovvero la stessa persona che l'aveva nascosto.
Forse trovare Guisgard sarebbe stato più facile che trovare l'aereo.
Forse..
Non avevo idea di dove potesse essere.
Ma forse valeva la pena fare un tentativo.
Così, raggiunsi il mio aereo e tornai alla base.
Lasciai l'aereo negli hangar e mi avviai pensierosa verso i miei alloggi.
Non dovevo solo trovarlo, dovevo anche avvicinarlo e convincerlo a parlare.
E non sarebbe stato facile.
Sospirai, con un leggero sorriso che scacciai immediatamente.
Non potevo andarmene in giro per Evangelia in uniforme e pensare di non attirare l'attenzione, così, mi vestii da civile, pur essendo molto armata.
Due pistole sotto la gonna, due pugnali negli stivali.
Indossai un abito semplice, alla moda del tempo, nero, con una scollatura a barca che raggiungeva appena le spalle, lungo fino al ginocchio. Una cintura verde in vita e un cappotto che mi copriva dal freddo.
Non che io ne avessi mai particolarmente.
Indossai anche un cappello, magari ci avrebbe messo un po' a riconoscermi e sarei riuscita ad arrivargli abbastanza vicino per immobilizzarlo.
Dovevo tentare, dovevo trovare quell'aereo.
Così, presi la mia macchina e guidai fino al borgo, sperando di avere più fortuna che nel deserto.
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