Il misterioso pilota ascoltò Marwel, per poi chinare lo sguardo e fissare il vuoto della stanza.
“Ecco dunque spiegato il motivo delle vostre premure...” disse piano “... mi credete un altro... e non un uomo qualunque, ma quello che avete amato e poi perduto...” la guardò “... davvero credete che possa essere io? E se non lo fossi invece? Se avessi con lui in comune solo gli occhi? Io sono un fantasma, Marwel... un uomo senza passato e forse senza futuro... non ho nulla che mi appartenga, neanche le vostre cure, le vostre attenzioni e le vostre preoccupazioni... esse sono per un altro, non per me...”