“Tu, bella signorina...” disse uno di quei furfanti a Dacey “... cosa c'è? Non ti andrebbe di passare un po' di tempo con me? Potremmo appartarci e divertirci... cosa ne dici?”
“Su, non mettere su il broncio...” in modo lascivo un altro di quelli.
Ora era più difficoltoso per la ragazza prendere la pistola da Altea e passarla a Guisgard, visto che gli occhi dei lestofanti erano tutti su di lei.
Ad un tratto però qualcosa attirò l'attenzione di tutti loro.
Un sibilo, lento e prolungato, sinistro e angosciante si udì in lontananza nel cielo.
Ciò però permise a Guisgard di raccogliere un bastone di ferro, caduto dalla vetrina svaligiata, ed assalire i lestofanti.
Il militare si lanciò su di loro, brandendo il bastone e fendendo l'aria.
E ne colpì subito uno alla testa, tramortendolo.
“Andate via, razza di bastardi!” Gridava.
Quelli erano furfanti per disperazione e visto l'atteggiamento aggressivo del militare pensarono bene di scappare via.
“Presto, alla taverna!” Guisgard a Dacey e ad Altea.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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