I bambini si erano svegliati da poco e quasi tutti corsero alla porta quando sentirono gli zoccoli di Mantya battere sul terreno.
Marwel scese da cavallo ed aiutò il bambino a fare lo stesso, poi lanciò un'occhiata fugace alla botola che conduceva al rifugio e spero con tutto il cuore di non doverlo utilizzare quel giorno.
Aveva in programma di far conoscere il nuovo orfanello ai bambini e di fare in modo che si integrasse al meglio, così, una volta varcata la soglia, presentò il piccolo agli altri.
Doveva avere circa nove o dieci anni e come lui solo Charlie aveva quell'età: era un simpatico ragazzino con i capelli rossi e gli occhi verdi e l'aveva trovato perso e in stato confusionale l'anno prima. La guerra mieteva le sue vittime e non risparmiava il dolore nemmeno ai bambini.
"Ragazzi, lui è il vostro nuovo compagno. Arriva dal forte e non riesce più a parlare, però noi cercheremo di fargli dire qualcosa, va bene? Nel frattempo dovremo dargli un nome che possa piacergli, finchè non ci dirà il suo!"
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L'amore non ha un senso, l'amore non ha nome, l'amore bagna gli occhi, l'amore scalda il cuore... L'amore batte i denti, l'amore non ha ragione. L'amore è così grande da sembrarti indefinito, da lasciarti senza fiato, il suo braccio ti allontanerà per sempre dal passato.
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