Guisgard e Dacey scesero dall'aereo ed Orko apparve lieto ed orgoglioso.
“Forse dovresti farla volare davvero.” Disse poi a Guisgard.
“Non essere idiota.” Fissandolo il militare.
“Perchè? Non sei forse un pilota.” Orko.
“Sono in licenza perenne” mormorò Guisgard “e comunque questo aereo non è tuo.”
“Ah, no?” Guardandolo Orko.
“No, signore.” Scuotendo il capo il militare. “Ricorda che lo hai fregato all'esercito e nove su dieci ti staranno già dando la caccia.”
“Ci staranno già dando la caccia, vorrai dire.” Ridendo Orko.
“Cosa c'entro io?” A lui Guisgard.
“Beh, tu lo hai pilotato” candidamente Orko “e sempre tu hai fatto fuori due caccia Valchiria.”
“Vuoi mettermi in mezzo alle tue buffonate, forse?” Avvicinandosi Guisgard al meccanico.
“Andiamo, non ti scaldare...” fece Orko “... piuttosto, aiutami a nasconderlo.”
“Nasconderlo?” Ripetè il militare. “E dove? In una tasca come fosse un fazzoletto? Oppure coprendolo con un telone e incollandoci sopra un cartello con la scritta non toccare?” Sarcastico.
“Conosco un luogo sicuro...” mormorò Oko “... ma io non posso pilotarlo fin là... lo farai tu...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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