“Perchè no.” Disse Guisgard a Dacey. “Nulla in contrario, vero?”
“Purchè tu non voglia utilizzare l'aereo per far colpo su di lei.” Ridendo Orko.
“Tranquillo...” salendo il militare fino all'abitacolo “... non sono il suo tipo...” aprì la calotta tirando la maniglia laterale “... ti ho già detto che lei sogna il principe azzurro...” entrando nell'abitacolo e porgendo poi la mano a Dacey per far salire anche lei “... eccoci...” sedendosi entrambi al posto di comando “... e un po' stretto, ma non è certo un posto riservato all'opera...” infatti i due erano a stretto contatto “... dunque... questa è la cloche... controlla l'aereo... tirandola verso di voi il veicolo sale di quota, spingendola invece in avanti scendete in picchiata... questi sono i comandi... l'indicatore del carburante... della pressione... della quota... della velocità... questo invece indica la perpendicolare che dall'asse dell'aereo tocca poi il terreno... serve a dare stabilità al veicolo... questo è il pulsante di fuoco, mentre queste levette sganciano le bombe...” Dacey era praticamente stretta contro il petto di lui, dato il poco spazio nell'abitacolo “... questa manopola invece serve per l'espulsione, quando l'aereo è in fiamme e sta precipitando...” sorrise “... provate a chiudere gli occhi e vi descriverò la sensazione di volo...”