“Beh, non dovete certo piacere a me...” disse Guisgard a Dacey “... dopotutto sognate il vostro bel principe, romantico, gentile ed impomatato...” rise “... e non certo un militare spiantato come me.” Facendole l'occhiolino. “Quanto al luogo da mostrarvi, abbiate pazienza e lo vedrete.”
Era quasi sera ormai.
I due uscirono dal borgo e raggiunsero la sua parte periferica, dove si trovava un vecchio mercato abbandonato.
Al suo interno si ergeva un grosso capannone in disuso, utilizzato come rottamaio.
“Eccoci giunti.” Fece Guisgard.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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