Non riusciva a udire le parole dei due militari, ma riusciva a vedere entrambi con chiarezza, tanto che cominciò a soppesarli entrambi e colse la loro diversità pure nel modo di camminare.
Le verdi iridi di Marwel scorrevano sulle loro divise e nei loro sguardi amichevoli l'uno con l'altro. L'unione fa la forza pensò la ragazza.
Si ritrovò a sorridere sentendo Palos che diceva a Icarius che avrebbe dovuto fare il poeta, poi si fece coraggio e si avvicinò a loro, poichè sentiva un gran bisogno di chiedere scusa e ringraziarli per aver preso le sue difese.
Con passo incerto si diresse verso i due soldati, mentre le brezza del mattino le accarezzava la lunga chioma sciolta e le guance leggermente arrossate dal freddo.
"Buongiorno..." disse loro, fermandogli il passo "io volevo solo chiedervi scusa per ieri. Non era mia intenzione farvi punire, anzi, in verità volevo distrarre l'ufficiale in modo da darvi tregua e invece...".
Si portò una ciocca ribelle dietro l'orecchio e alzò lo sguardo scontrandosi con quello di Icarius. Inutile dire che il petto di Marwel sobbalzò.
"Ad ogni modo, voglio ringraziare entrambi per avermi difesa"
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L'amore non ha un senso, l'amore non ha nome, l'amore bagna gli occhi, l'amore scalda il cuore... L'amore batte i denti, l'amore non ha ragione. L'amore è così grande da sembrarti indefinito, da lasciarti senza fiato, il suo braccio ti allontanerà per sempre dal passato.
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