Era un uomo di corporatura grossa ed inelegante.
I capelli corti e lo sguardo acuto.
Indossava un giubbotto da aviatore, larghi pantaloni da meccanico e se ne stava immobile a fissarli con uno strano sorriso compiaciuto.
“Sono un pilota.” Disse l'uomo a Clio. “E questa è proprietà privata. Il fatto di essere dei militari non vi autorizza ad entrare qui senza permesso.”