Mentre cantavo, come sempre mi succedeva, mi lasciai andare completamente, assaporando ogni singola parola come fosse miele. Ero diventata un'attrice, anche piuttosto famosa, ma la mia vera passione, il mio diletto più grande era cantare. Sull'ultima nota, ci fu uno scroscio di applausi che mi riempì di gioia e orgoglio, perché molto diverso da quello del mio solito pubblico, nell'ambiente patinato e un po' finto dell'alta società. Qui era tutto genuino, e potevi leggerlo sul viso di quegli uomini semplici, forse anche rozzi, ma valorosi e induriti dalla guerra. Mi accorsi in quel momento di essere felice di trovarmi lì, in mezzo a gente vera...
Il capitano Goz si profuse in complimenti e poi mi portò ad un tavolo, presentandomi due suoi ufficiali che erano seduti a parlare con il fotografo. Mi meravigliai molto nel vedere che uno dei soldati era in realtà una ragazza bionda, bellissima nella sua divisa da ufficiale.
"Il piacere è mio, tenente Tesua" risposi al soldato.
"Troppo buona, tenente Clio, vi ringrazio... è un onore per me essere qui" risposi alla ragazza, pensando a quanto fosse strano che una giovane e bella donna decidesse di arruolarsi in guerra. C'era da ammirarla, non si discuteva.