Guisgard e Dacey tornarono alla locanda, dove ormai era c'era solo il taverniere che sistemava tavoli e sedie.
“Che tempaccio...” disse Guisgard prendendo il giubbotto restituito da Dacey “... un tè caldo anche per me...”
“Subito.” Annuì il taverniere.
“I miei compagni?” Chiese il militare. “Hanno alloggiato qui?”
“Si, abbiamo delle stanze al primo piano.” Rispose il taverniere, per poi servire loro del tè.
“Occorre una stanza anche per lei.” Guisgard indicando Dacey.
“Certo, signore.” Fece il taverniere.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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