La pioggia cadeva copiosa ed in lontananza si vedevano i bagliori dei lampi e si udivano i boati dei tuoni.
Il porticato non era abbastanza largo ed alcune gocce di pioggia schizzavano sui visi di Guisgard e di Dacey, mentre lui cercava di riparare entrambi sotto il suo giubbotto da aviatore.
“Tranquilla, non farò come Apollo con Dafne...” disse tra l'ironico e l'irriverente, per poi alzare gli occhi verso il cielo “... speriamo smetta presto di piovere...” stando così vicini si accorse dei brividi di freddo della ragazza dovuti ai suoi vestiti zuppi “... stringetevi a me, vi scalderete... e non temete, non ne approfitterò per fare altrettanto...” ridendo piano “... parola di gentiluomo che non ci proverò con voi...” facendole l'occhiolino.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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