Li vidi confabulare tra loro, probabilmente per decidere il da farsi ora che mi avevano notata. Alla fine ad alzarmi, e questo non mi sorprese, fu il militare, Guisgard. Questi sembrava puntare verso il mio tavolo invece si limitò a guardarmi e a sorridere per poi andare oltre. Naturalmente ne fui sorpresa e mi voltai per seguirlo con lo sguardo e capire cosa aveva in mente.
Si piazzò nel centro della taverna, provocando il disappunto della padrona del locale ma lui la ignorò. Prese posto sul bancone come se fosse di sua proprietà e tirò fuori un piccolo strumento musicale, a occhio e croce un'ocarina ma non ne ero certa. E poi quella sorta di annuncio, che ebbe il potere di farmi arrossire. Mai nessun uomo si era indirizzato a me in quel modo, senza lo scudo dell'etichetta e del protocollo e non sapevo bene come reagire se non appunto, con il rossore spontaneamente sorto sulle mie guance.
Il militare quindi prese a suonare, le prime note si sparsero nell'aria diffondendo una melodia piuttosto conosciuta. Io tenevo lo sguardo sempre basso, titubante su come affrontare quella situazione così imbarazzante, ma di tanto in tanto, molto rapidamente, lanciavo qualche occhiata all'uomo che, speravo, intento a suonare, non si sarebbe accorto di quei miei sguardi.
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It is saying that if you really desire something from the heart ... then the whole universe will work towards getting you that
Dacey "Karishma" Starklan
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