“E ora” disse Leones “cosa facciamo? Voglio dire... non possiamo certo andare da lei e chiederle di prestarsi al nostro trucco!”
“Già e cosa le diciamo?” Fissandolo Fines. “Se vuole unirsi alla nostra associazione a delinquere?”
“Capitano, di certo siete più pratico di noi in questo genere di cose...” Leones a Guisgard “... avanti, immagino abbiate approcciato diverse donne in vita vostra, no? Pensate cosa fare dunque.”
Guisgard però aveva notato lo sguardo di Dacey e quel suo lieve sorriso.
“Chi può essere?” Mormorò Fines. “Sta mangiando tutta sola in una taverna.”
“E se fosse una prostituta?” Pensieroso Fines.
“Meglio, almeno possiamo pagarla affinchè accetti di farci da sosia.”
“Non siate sciocchi.” Li riprese Leones. “Le prostitute non si vestono così. Guardate i suoi capelli spettinati, la sua gonna stropicciata. No, sarà una vagabonda o un'impiegata.”
“C'è un solo modo per scoprirlo...” finendo il suo bicchiere Guisgard, per poi alzarsi.
Passò accanto al tavolo di Dacey, la fissò e le sorrise.
Raggiunse poi il centro del locale e si sedette sul banco.
“Qui non potete stare.” Disse la moglie del taverniere.
“Invece da qui dedicherò la serenata alla mia ragazza.” Sorridendo il militare e tirando fuori dal giubbotto la sua ocarina.
“Signori e signore...” rivolgendosi ai presenti “... spero apprezzerete un po' di musica... dedicata a quella bellissima ragazza laggiù...” indicando Dacey “... affinchè stasera mi doni un altro sorriso... e magari qualcosa di più...”
E cominciò la melodia della celebre Smoke gets in your eyes.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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