Clio e Dimos restarono immobili, puntando le loro pistole verso quell'indistinta sagoma che si nascondeva goffamente dietro le lamiere.
Era ormai buio e l'oscurità celava ogni cosa.
Elas per questo si era staccato dagli altri due e aggirando alcune rocce prese alle spalle la misteriosa sagoma.
Saltò fuori da alcune rocce e si ritrovò di spalle alla figura.
“Che mi prenda un colpo...” disse incredulo.
“Cosa succede?” Gridò Dimos.
“Venite a vedere...” fece Elas.
E quando Clio e Dimos arrivarono videro che la sagoma misteriosa altro non era che un bambino sporco di fumo e con i vestiti in buona parte strappati.