Il soldato lanciò uno sguardo su Gwen che lasciò nella ragazza un senso di disagio.
“Vi ho portato un'aspirante infermiera...” disse ridendo l'uomo della camionetta “... così che possa ricucirvi quando vi spezzettano in mille pezzettini.” Divertito.
“Vattene, feccia.” Il legionario a lui.
“Suvvia, stavo scherzando.” Ridacchiando questi. “Una battuta rianima un posto come questo, no?”
“Vattene, idiota.” Ribadì il legionario.
L'uomo allora risalì sulla camionetta e mise in moto il veicolo.
“Buon divertimento, ragazza mia.” Rivolto poi a Gwen con tono malizioso.
E andò via.
“Seguitemi.” Il legionario fissando Gwen.
Ed entrarono nel fortino.
Era un luogo spartano, sebbene ampio e ben strutturato.
“Vi porto dal comandante della base.” Ancora il militare.
Raggiunsero la caserma principale della base, ma qualcuno si avvicinò loro.
“Cosa cerchi, soldato?” Chiese un ufficiale.
“Tenente Tesua.” Mettendosi sull'attenti il legionario. “Questa ragazza è venuta per ricoprire il ruolo di infermiera, signore. La portavo dal capitano Goz.”
“Il capitano ora è occupato.” Fece Tesua. “Ci penserò io a mostrarle l'infermeria.”
“Si, sissignore.” Il militare, per poi andare via.
“Come vi chiamate?” Domandò Tesua a Gwen.
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