Dacey ascoltava quella discussione tra i quattro.
“Beh, vi ho detto eravate pratico” disse Leones “ma forse avrei dovuto dire cinico, capitano.”
“Ho altro da fare” fece Guisgard “che dare la caccia ai fantasmi. Soprattutto se a difendere il loro sonno è la polizia segreta di Canabias.”
“E se la ragazza fosse viva invece?” Chiese Poeh.
“La poveretta” replicò Guisgard “riposa sotto un cumulo di terra in qualche bosco di Canabias, insieme alla sua sfortunata famiglia e tutti con delle pallottole nel corpo. Datemi retta, state perdendo tempo.”
“Se la faccenda non vi coglie umanamente” mormorò Leones “magari potrà farlo economicamente. Sono infatti in ballo, se la ragazza saltasse fuori, tre milioni di Taddei. Denaro ricavato da una parte dell'immenso tesoro reale dell'ex Animos e oggi custodito in una banca Afralignonese, essendo in corso una diatriba giuridica tra il governo di Canabias e quello di Afralignone.”
“Tre milioni di Taddei?” Ripetè Guisgard, smarrendo finalmente quell'espressione indifferente. “Beh, una simile cifra farebbe resuscitare un fantasma...”
“Dunque?” A lui Poeh.
“Resto della mia idea che la poveretta è morta e sepolta...” disse Guisgard “... tuttavia forse non tutto è perduto... dopotutto lasciare quel denaro ad ammuffire in una banca è un vero peccato...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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