La macchina procedeva il suo tragitto verso la base, con il militare alla guida che di tanto in tanto lanciava occhiate nello specchietto retrovisore per guardare il viso di Gaynor.
Egli l'aveva vista qualche volta al cinema e spesso sulle riviste.
Ed ovviamente ritrovandosela ora in auto era per lui una tentazione forte gettare lo sguardo alla bella diva seduta dietro di lui.
Infatti oltre Gaynor poco altro di così bello c'era da vedere intorno a loro.
Rocce e piante selvatiche, spazi sterminati ma desolati e silenziosi.
Un silenzio senza fine che dominava su tutte le cose di quello scenario.
“Eccoci, madama.” Disse il militare alla bella diva. “Ecco la base della Legione Straniera.” Per poi suonare più volte col clacson.
Alcune sentinelle dalle postazioni di guardia osservarono l'auto e si accertarono della sua autenticità.
Poco dopo le porte della base si aprirono e l'auto militare entrò.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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