Di nuovo si trovavano molto vicini, come se fossero ancora nella casa di Marwel, o nel nascondiglio scavato nella terra, come se non ci fosse nessuno con loro e potevano bearsi l'uno dell'altra. Il pegno da pagare per entrambi, a quanto pareva, era il dover soffrire, l'uno per le ferite e l'altra per il mancato coraggio che non le permetteva di assaggiare le labbra di Guisgard.
Quanto avrebbe voluto appoggiare la bocca sulla sua e rimanere così per sempre, ma sapeva che non sarebbe successo, poiché lei di certo non avrebbe fatto il primo passo, dopotutto era una ragazza nobile e di sani princìpi.
Guisgard s'accorse che il viso di Marwel aveva preso colore all'altezza delle guance e quando glielo disse, la ragazza abbassò il volto.
Poco dopo i compagni di Guisgard avvistarono qualcuno e riconobbero alcuni loro conoscenti. Non seppe per quale motivo, ma la preoccupazione di Marwel crebbe a dismisura e capì che tutto il bello di quell'avventura sarebbe finito li.
"Non abbandonatemi Guisgard, vi supplico" disse stringendogli il braccio.
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L'amore non ha un senso, l'amore non ha nome, l'amore bagna gli occhi, l'amore scalda il cuore... L'amore batte i denti, l'amore non ha ragione. L'amore è così grande da sembrarti indefinito, da lasciarti senza fiato, il suo braccio ti allontanerà per sempre dal passato.
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