Successe tutto in un attimo, quasi come se il tempo di fosse fermato e tutto ciò che c'era attorno alla ragazzo divenne immobile e senza vita.
Molti dei suoi più felici ricordi cominciarono a passarle davanti come cavalli in un'immensa prateria ch'era la sua mente confusa.
Si ricordò dei profumi della sua terra, dell'umidità che invadeva l'aria in autunno, del sibilo delle frecce scoccate da suo fratello maggiore mentre si esercitava in giardino, dei passi delle guardie che battevano i piedi sul pavimento in pietra, del calore del sole estivo sulla sua pelle. Chiuse gli occhi ed ascoltò il suono del suo cuore che forte le batteva in petto e che presto, secondo le sue previsioni, avrebbe smesso di battere per sempre e lei sarebbe piombata nel sonno eterno.
Una fine niente male... pensò mentre cascava in ginocchio con le braccia ancora tese verso la creatura e un sorriso le si dipingeva in viso.
Ascoltava ogni battito del suo cuore affannato e li contava.
Uno, due, tre...
Il suono sordo dei passi della bestia sul terreno.
Quattro, cinque, sei...
Il ringhio roco che usciva dalle sue fauci.
Sette, otto, nove...
Poi più nulla.
Una luce abbagliante spezzò l'oscurità in quella foresta infernale e tutto divenne di colpo meno cupo, ma innaturale.
Sophie aprì lentamente gli occhi, ma non riuscì più di tanto a liberare le iridi dalle palpebre, poichè la luce era troppo forte e ciò che vide fu solo la bestia che fuggiva via.
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L'amore non ha un senso, l'amore non ha nome, l'amore bagna gli occhi, l'amore scalda il cuore... L'amore batte i denti, l'amore non ha ragione. L'amore è così grande da sembrarti indefinito, da lasciarti senza fiato, il suo braccio ti allontanerà per sempre dal passato.
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