“Sciocchezze, invece resterete, madama.” Disse Nero a Dacey, per poi annuire al suo soldato.
Ed il militare portò la ragazza fuori dalla tenda e la condusse all'interno della gigantesca nave nera.
Era un luogo sinistro, dove un'atmosfera gotica dominava tra ingranaggi e macchinari che sembravano pulsare una fredda e malvagia energia.
I marinai erano tutti vestiti di nero e dalla pelle di un bianco cadaverico, come se fossero prigionieri nel ventre di quel vascello, senza poter uscire mai alla luce del Sole.
Dacey fu così portata in una cabina vasta, ma disordinata.
Al suo interno vi era un denso ed insopportabile odore di fume ed ovunque c'erano cenere ed erba dallo sgradevole odore allucinogeno.
E nell'andare via il militare la chiuse dentro a chiave.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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