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Vecchio 09-10-2015, 01.12.48   #6431
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Mentre Clio e Gwen ragionavano su un'infinità di possibilità per dare un senso a quella storia, Jean diede ordine al gruppo di fermarsi.
“E' inutile allontanarci troppo...” disse guardandosi intorno “... un uomo ferito ed una ragazza, oltretutto senza un cavallo, non possono essere andati molto lontani dall'abitazione... dobbiamo dunque cercare qui in giro...”
“E se fossero stati attaccati dalla bestia, signore?” Mormorò uno dei soldati.
“La bestia lascia in giro corpi sventrati...” intervenne Amlin “... se li avesse attaccati, ora in giro troveremmo dei cadaveri martoriati.”
“Si, giusto.” Annuì Jean.
“Allora dove possono essere andati?” Pensieroso Udino. “Forse i soldati di Maruania li hanno trovati prima di noi.”
“Il Cielo non voglia...” preoccupato Jean “... ma è inutile stare qui a fare supposizioni... cerchiamo... battiamo palmo dopo palmo questa zona!” Ordinò ai suoi.
Cominciarono le ricerche, ma senza dare frutto.
Trascorse così Mezzogiorno, poi giunse il pomeriggio.
Ed il Sole cominciò piano ad abbassarsi sulle alte cime di quelle lande.
E proprio mentre le ombre cominciavano ad allungarsi, il gruppo sentì qualcosa.
Un grido di terrore.
“Cos'è stato?” Gridò Jean.
“Sembra la voce di una ragazza!” Fece Hansiner.
“Deve essere a diverse decine di metri da qui...” uno dei soldati “... ma cosa le può essere accaduto?”
“E' così difficile capirlo?” Spronando il suo cavallo Jean. “Presto, nella direzione da cui è giunto quel grido!”
Nello stesso istante, non lontano da loro, una pastorella correva terrorizzata nella boscaglia, mentre qualcosa di mostruoso la inseguiva.
La giovane correva senza più fiato, incapace anche di gridare ora, fino a quando inciampò, rotolando sulla sponda del Triterno.
In acqua, spinta dalla disperazione, trovò il modo di allontanarsi ancora, quasi sperando che il corso del fiume la mettesse al riparo.
Ma un innaturale latrato alle sue spalle la fece voltare e vide il volto dell'orrore più puro e profondo.
Poi le acque del Triterno si tinsero di rosso.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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