Il borgomastro guardò Clio.
“Andare da sola potrebbe essere pericoloso...” disse il vecchio.
“Insomma, non vi fidate proprio a lasciarmi qui da solo, eh?” Scuotendo il capo Hansiner.
In quel momento Damasgrada vibrò come non mai.
Un attimo dopo accadde qualcosa.
Un ringhio e qualcosa di spaventosamente grande e scuro balzò dalla vegetazione, aggredendo con una ferocia primordiale il borgomastro.
Era notte e quella sagoma appariva ricoperta da un pelo scuro e folto, dai movimenti rapidi e quasi innaturali ed un odio che animava ogni suo respiro.
E cominciò a far scempio della sua vittima, mentre il vecchio gridava disperato.
E tra le ombre delle tenebre solo gli occhi di quella creatura sembrava visibili.
Occhi carichi di un odio innaturale.