Guisgard con un gesto dolce e leggero raccolse con un dito le due lacrime che rigavano il bel viso di Marwel.
“E' peccato se due occhi così belli piangono...” disse lui in un sussurro “... non volevo rattristarvi...” sorrise “... dimenticate ciò che vi ho detto... stanotte, in questa casa, non vi è nessuna maledizione...”
Poi lei gli rivelò il suo vero nome.
“Sophie...” ripetè Guisgard “... il nome dell'amata del poeta Novalis, colei che nei suoi scritti e nei suoi sogni raffigurò il vero aspetto del Fiore Azzurro... è un nome bellissimo... perchè me lo avete rivelato? Dopotutto per voi sono solo un estraneo, un forestiero... non sapete nulla di me... ed io niente di voi..."
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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